Il Lean Thinking

Il Lean Thinking, o pensiero snello, è una vera e propria filosofia di vita, è un cambiamento culturale, una rivoluzione di pensiero, e non un semplice insieme di strumenti come spesso si pensa.

In questo articolo ci addentreremo nella storia andando a vedere quali sono le origini del Lean Thinking e cercheremo di capire cosa sia e come poterlo applicare in azienda ed in particolar modo negli uffici.

La storia: taylorismo e fordismo

Il primo ad aver cercato di apportare un cambiamento nel sistema lavoro è stato l’ingegnere statunitense Frederick Winslow Taylor che, nell’800, sentì la necessità di riorganizzare il lavoro che sino ad allora era stato un sistema disorganizzato e dettato da ritmi lenti privi di regole universali.


La sua idea fu quella di scomporre il lavoro in operazioni elementari e di delineare un unico modo per eseguire un’operazione con l’obiettivo di velocizzare ed efficientare il lavoro andando ad eliminare gli spostamenti non necessari e le operazioni inutili, organizzando i tempi e programmando la produzione.

Con la nascita del taylorismo si iniziano quindi a vedere i primi tentativi di riduzione degli sprechi in ambito lavorativo.

A fine ‘900 Henry Ford, riprendendo il taylorismo, ebbe una nuova visione del mercato, una visione di massa che antepose l’offerta alla domanda. Ebbe inizio l’era della Produzione di Massa, il processo introdotto dal fordismo consisteva nel ridurre le operazioni complesse in compiti più piccoli e semplici da far svolgere anche a lavoratori non particolarmente specializzati ed in sequenza andando così a creare un flusso. Nacque così la catena di montaggio.


Lo Jidoka

Con la crisi del dopoguerra ci si spinse verso una nuova ottica industriale in grado di ridurre i costi a fronte di un forte aumento della produttività.

Questa era di cambiamento partì dal Giappone prima con Sakichi Toyoda che introdusse nel sistema produttivo il primo sistema automatico per fermare la produzione in caso di malfunzionamenti: lo Jidoka; che sarà poi ripreso ed approfondito dal figlio Kiichiro Toyoda.

La nascita del Toyota Production System (TPS)

Negli anni ‘50 in Toyota, sotto la guida di Taiichi Ohno venne definito un nuovo modello di produzione industriale, che permettesse di rispondere alla necessità di flessibilità della produzione mantenendo comunque elevata la produttività aziendale. L’ascesa di Toyota fu possibile grazie al Toyota Production System (TPS), una metodologia innovativa incentrata sulla continua caccia agli sprechi e sull’importanza del coinvolgimento di tutti all’interno dell’azienda.


Nacque così il concetto di Lean Production o produzione snella, una filosofia che cambia completamente il punto di vista aziendale e sposta di gran lunga l’attenzione verso il cliente piuttosto che sulla produttività.

Il Lean Thinking infatti pone al centro della propria attenzione il cliente e non il prodotto. L’obiettivo ultimo è la soddisfazione del cliente. L’attenzione si sposta sui bisogni del cliente, su ciò che è necessario per la sua soddisfazione.

Lean Office

Per avere un’azienda, un’attività Lean nella sua totalità è necessario andare a lavorare anche sugli uffici. Efficientare il lavoro ed i processi produttivi non è abbastanza, per guidare la propria azienda verso un miglioramento globale della propria organizzazione a livello sia gestionale che operativo è necessario applicare i principi Lean agli uffici. È fondamentale eliminare gli sprechi nei processi d’ufficio razionalizzando e aggiungendo valore a tutte le attività che vengono svolte.

L’obiettivo di fondo dell’applicazione del Lean thinking negli uffici è quello di far fluire il lavoro più velocemente focalizzando gli sforzi delle persone sulla creazione di valore per il cliente eliminando e riducendo gli sprechi. Nel Lean office l’obiettivo è far sì che la comunicazione vada avanti senza intoppi.

Premessa

Decidere di intraprendere un processo di Lean Thinking richiede un certo coraggio e la giusta energia perchè rappresenta un forte cambiamento che presuppone una buona dose di autocritica.

Per poter cambiare e migliorare è necessario mettere in discussione sè stessi e le proprie abitudini, si devono vedere i limiti ed i problemi per poterli superare ed andare oltre. È quindi importante la perseveranza, le critiche devono essere sfidate e si deve essere resilienti. Non ci si deve mai perdere d’animo.

È molto importante sapersi ascoltare , credere nelle proprie idee ed avere una forte volontà a voler migliorare e soprattutto credere nel cambiamento.

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Taylorismo e fordismo: la storia e le differenze